sabato 1 marzo 2014

Never let me go (Non lasciarmi) di Kazuo Ishiguro.

Ciao! Oggi vorrei parlare di un libro che ho letto di recente e che mi piacerebbe consigliarvi.
Si tratta di “Never let me go” (Non lasciarmi) di Kazuo Ishiguro, un autore britannico di origine giapponese. Venne pubblicato nel 2005 e da allora una mia amica non ha fatto altro che consigliarmelo, finché non mi sono decisa ad ordinarlo su Amazon e ad iniziare a leggerlo. Dopo averlo fatto, ho maledetto la mia tendenza a non fidarmi dei best seller e sopratutto dei consigli di lettura di questa mia amica, perché l'ho adorato!
È il primo romanzo che io abbia letto di questo autore, ma di sicuro non sarà l'unico.

Vi parlo molto brevemente della trama, per non svelarvi più del necessario: questa è la storia di Kathy, Ruth e Tommy, tre bambini molto particolari, che vivono ad Hailsham, un collegio nella campagna inglese, insieme a tanti altri che, come loro, condividono il medesimo destino. Quest'ultimo è già stato scritto, senza possibilità, per loro, di intervenire in alcun modo per modificarlo. Essi non sono dei bambini come gli altri, infatti sono dei cloni, creati per diventare, una volta cresciuti, prima “carers” e poi “donors”.
Il romanzo si divide in tre parti, ciascuna delle quali narra un periodo della vita dei protagonisti, rispettivamente: infanzia, adolescenza e giovinezza (o prima età adulta).
Non voglio scrivere altro, perché questo libro è davvero una scoperta continua, anzi, vi consiglio, semmai decidiate di leggerlo, di non andare a cercare la trama o recensioni eccessivamente dettagliate, vi perdereste la possibilità di scoprire passo dopo passo, insieme ai protagonisti, chi siano realmente e quale sia il loro destino.
Ambientato a metà tra il presente ed il futuro, “Never let me go” ci descrive un mondo distopico, in cui non è così semplice distinguere tra il bene e il male, in cui il sacrificio di uno è la salvezza per l'altro e viceversa. Inoltre uno dei grandi temi della narrazione è un interrogativo, ovvero: ” Che cos'è l'umanità?” o “Cosa la caratterizza?”
Uno stile fluido, brillante e mai noioso rende la lettura ancor più piacevole. Un romanzo struggente, profondo, che ci porrà delle domande alle quali, forse, non sapremo rispondere. La caratterizzazione dei personaggi è magistrale e permette di identificarsi con i protagonisti e di prendere a cuore ancora di più le loro vicende.

Per concludere, questo è un libro che consiglierei a chiunque! Non si tratta certo di una lettura di svago, ma la scorrevolezza del linguaggio e la leggerezza di alcune parti la rendono molto più appetibile anche a coloro che desiderano distrarsi e trascorrere dei momenti piacevoli, immersi in un mondo dal quale difficilmente faranno ritorno.
Dal romanzo è stato tratto un film che, nonostante, per ovvie ragioni registiche, non rispecchi il libro in tutte le sue parti, non è affatto male. Vi consiglio di guardarlo una volta terminata la lettura.

Detto questo, vi auguro di affezionarvi ai personaggi così come ho fatto io e di immergervi in questa fantastica storia, che lascia sì l'amaro in bocca, ma un amaro talmente piacevole da sembrare quasi dolce.

Un bacio e buona lettura.  

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